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Cosa è il Capital Gain?

Abbiamo sicuramente sentito parlare più di plusvalenza ma quasi mai di Capital Gain. Ebbene, sono la stessa cosa, poiché Il capital gain si realizza solo in caso di plusvalenza per il titolare dello strumento finanziario considerato. Il Capital Gain, infatti, è la differenza tra il prezzo di vendita di un’azione e il suo prezzo di acquisto. In poche parole, si ha un Capital Gain quando un’azione, ad esempio, viene venduta a un prezzo più alto rispetto a quanto è stata pagata. Questo vuol dire che, se acquistiamo un’azione per 10 euro e la rivendiamo a 15, otterremo una plusvalenza o Capital Gain di 5 euro.

Se invece avvenisse il contrario? Cioè se il prezzo di vendita risulta essere inferiore a quello di acquisto, parliamo di Capital Loss e quindi di minusvalenza.

Ci sono due modi per calcolare il Capital Gain:

  • Calcolando il rendimento assoluto: è la semplice differenza in valore assoluto tra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto dello strumento finanziario considerato.
  • Calcolando il rendimento percentuale: bisogna rapportare tale differenza (il rendimento assoluto) al prezzo di acquisto.

Quindi prendendo in considerazione l’esempio di prima, il rendimento assoluto è pari a 5 euro mentre il rendimento percentuale è al 50%.

Allo stesso modo, facciamo riferimento alla plusvalenza immobiliare quando il proprietario, al momento della vendita dell’immobile, ottiene un guadagno.

In particolare, la plusvalenza immobiliare è quel guadagno realizzato rivendendo un immobile a un prezzo più alto di quello di acquisto dopo 5 anni dell’acquisto stesso. Il Fisco tassa la plusvalenza immobiliare ai fini delle imposte sui redditi e questo perché la si considera un reddito diverso.

La plusvalenza nella vendita di immobili è tassata quando:

  • l’immobile venduto è stato acquistato da meno di 5 anni;
  • quando l’immobile non è pervenuto al venditore in seguito a una successione;
  • quando l’immobile non è stato adibito a residenza del venditore o di un suo familiare nel tempo intercorso fra l’acquisto e la vendita che ha realizzato la plusvalenza.

Nel nostro sistema tributario la tassazione della plusvalenza derivante dalla cessione di un bene immobile detenuto da persone fisiche (privati) riguarda soltanto le cessioni intervenute nei cinque anni dall’acquisto. In pratica, la tassazione è prevista solo per le operazioni speculative (quelle effettuate nei cinque anni dall’acquisto).

Occorre tenere presente che questa disposizione riguarda le cessioni che avvengono da parte di privati che non esercitano un’attività commerciale. Quando, invece, viene svolta attività commerciale, come ad esempio, l’acquisto e la rivendita di beni immobili, le cose cambiano.